Archeologia

ANNO 2018-2109

« L’archeologia dell’edilizia storica in provincia di Bergamo.
Ricerche per la Valorizzazione e la programmazione urbanistica »

Castione della Presolana

2018-2109

Sebbene le evidenze strutturali conservate nel territorio di Castione della Presolana non siano molto numerose, i corpi di fabbrica esistenti consentono di delineare l’evoluzione della formazione del borgo in epoca medievale.

Le tracce più antiche si conservano nella frazione di Castione, il cui impianto urbanistico rettilineo si sviluppa proprio a ridosso della strada di collegamento tra Clusone e la Val di Scalve: era dunque il primo nucleo che si incontrava arrivando da sud, e qui sorgevano gli edifici di rappresentanza delle famiglie più importanti.

Il costruito storico di Castione è di buon livello tecnico: il materiale impiegato è calcare di estrazione locale, tuttavia la lavorazione delle bozze lapidee, così come la posa in opera e le malte stilate sono tracce della presenza di mani esperte operanti nel territorio. Questo attesta la presenza di abili muratori attivi in loco assoldati da famiglie facoltose, che evidentemente risiedevano in questa zona del borgo.

Le frazioni limitanee a Castione si sviluppano tutte sul fronte nord-est, come Rusio a ridosso della Valle dei Mulini per sfruttare le strutture produttive presenti in quel territorio. Bratto e Dorga sorgono invece in maniera indipendente sfruttando i naturali pendii montani, con destinazione unicamente rurale soprattutto con lo sviluppo dell’allevamento nel XV secolo. L’ampliamento dei due borghi nel corso dei secoli ha portato ad una fusione tra i due, tant’è che oggi la frazione si identifica come Bratto-Dorga.

Infine all’estremità nord-est si trova Lantana, di cui si hanno testimonianze edilizie del XV secolo, ma probabilmente sorta in epoca più antica attorno al Santuario, che deve essere stato polo accentratore per l’organizzazione di questo piccolo abitato.

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